Un interessante libro sulla geografia come chiave di lettura per interpretare le vicende socio-economiche mondiali.

La geografia era una delle nostre materie preferite a scuola, perché ci insegnava come erano fatti luoghi lontani da noi e ci parlava di come vivevano le persone che li abitavano. Ci piaceva un sacco perché ci faceva viaggiare con la fantasia, facendoci immaginarela forma di quella catena montuosa oppure l’intensità del blu del mare pescoso di una certa parte del mondo. Erano tempi diversi (abbiamo una certa età) e non c’era internet (questo ancora non siamo riusciti a farlo capire bene a Samuele: c’è stato un tempo in cui internet non esisteva!): bastava una foto di un luogo lontano su un libro di scuola per farci spiccare il volo con la mente.

Il tarlo ci è rimasto, le mappe e le cartine sono una delle nostre più grandi passioni e quando siamo in viaggio ci piace sempre sapere in quale parte del globo ci troviamo, se siamo a nord o a sud, dov’è il mare, quali montagne abbiamo intorno…Anche per questo motivo, quando durante uno dei nostri giri in libreria ci siamo imbattuti in questo titolo siamo rimasti folgorati: “Le 10 mappe che spiegano il mondo”! Non conoscevamo l’autore, Tim Marshall, ma la sua biografia parla per lui: per trent’anni è stato corrispondente della BBC e di Sky News ed è stato inviato di guerra in Croazia, Bosnia, Macedonia, Iraq, Libano e tanti altri Paesi.

Il libro racconta di quanto fiumi, mari, catene montuose e deserti possano essere determinanti per la storia di unanazione e, quindi, di come sia fondamentale conoscere la morfologia di un territorio per comprendere eventi, storie e popoli che lo abitano. In particolare, l’autore ha esaminato 10 macro aree: Russia, Cina, Stati Uniti, Europa occidentale, Africa, Medio Oriente, India e Pakistan, Corea e Giappone, America Latina ed Artide, prendendone in esame le caratteristiche territoriali e utilizzandole per chiarirne alcune dinamiche sociali, economiche e politiche.

“Le realtà fisiche che sottendono la politica nazionale ed internazionale vengono troppo spesso trascurate...La geografia è chiaramente un elemento fondamentale del perché e del cosa”: secondo noi queste due frasi spiegano in pienoil senso del libro ed il messaggio che vuole trasmettere.

Durante la lettura ci siamo resi conto di come in una società digitale, in cui tutto sembra scontato ed andare ovunque con facilità è la cosa più naturale del mondo, probabilmente si tende a sottovalutare l’importanza della morfologia del territorio. L’autore, invece, spiega come la presenza di pianure, montagne e fiumi, che fungono da confini naturali o che spalancano le porte a possibili invasori, influenzano le scelte politiche dei governi. Ci racconta come questi stessi elementi morfologici hanno plasmato per secoli le culture dei popoli che hanno vissuto in determinate zone, rendendoli simili ad alcuni e differenti da altri, sebbene vivessero vicini. L'autore spiega come, nelle relazioni internazionali, la presenza o meno di stati “cuscinetto” tra nazioni rivali ne influenzi le scelte politiche ed economiche. Oppure ancora,si espone quanto sia importante avere il controllo di riserve di minerali e quanto possa essere determinantela costruzione ed il controllo di infrastrutture per movimentare merci e prodotti, o il predominio su bracci di mare o aree strategiche sia fondamentale per lo sviluppo delle economie dei vari Paesi.

A tutto questo si deve aggiungere l’impatto dei cambiamenti climatici in atto, con lo scioglimento di parte dei ghiacci del Polo Nord o l’innalzamento dei livelli dei mari che sommergeranno alcune aree dell’Asia, ad esempio, che accresceranno la complessità di questi fenomeni.

Alla fine della lettura per noi è stato un po’ come avere un nuovo strumento per leggere quello che succede o che che potrà succedere in futuro nel mondo. Abbiamo avuto modo di renderci conto di come, la geografia di un territorio non sia importante solo per conoscerne le strade, le spiagge o le città, ma sia fondamentale sopratutto per determinarne la storia e gli equilibri socio economici.

Insomma, vi consigliamo la lettura di questo libro perché se il senso del viaggio è la scoperta di luoghi e persone, sicuramente Tim Marshal saprà fornirvi spunti di riflessione nuovi.

Bologna, giugno 2023.

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